perchè è importante il sonno profondo

Sonno profondo: cos’è e perchè è importante

Il sonno profondo è un momento importantissimo per gli esseri umani, in quanto al suo interno avviene un processo di rigenerazione e riposo fondamentale per il benessere dell’organismo intero: ecco perché si corrono importanti rischi se questo è insufficiente. Di fatti, per l’essere umano non è fondamentale solamente riposare per un numero sufficiente di ore (che per gli adulti va dalle sei alle otto ore a notte), ma anche dormire in modo adeguato e soddisfacente.

Oltre alla durata del sonno, di conseguenza, è necessario prestare grande attenzione anche alla qualità del sonno: questa ha una grandissima influenza sulla salute intera: per stare bene con il proprio corpo, dunque, bisogna vivere la fase del sonno profondo in modo adeguato e non in tempo breve. La fase del sonno profondo fa parte, ovviamente, del famosissimo ciclo del sonno: questo si compone di diversi stadi che il corpo attraversa durante la notte in modo ciclico.

Quella del sonno profondo è la fase del sonno che si necessita se ci si vuole sentire riposati quando si ci sveglia al mattino: questa fase, diversa dal sonno REM, si caratterizza di un rallentamento delle onde celebrali e del corpo. Non è facile riuscire a svegliarsi dalla fase di sonno profondo, e quando questo avviene ci si sente estremamente intontiti. Se si divide il sonno in fasi REM e non-REM, è possibile affermare che la fase del sonno profondo è l’ultima della parte non-REM del riposo.

Sonno profondo e sonno non-REM

Il sonno non-REM si compone di diverse fasi: la prima fase dura alcuni minuti e avviene nel momento in cui la persona passa dalla veglia al sonno. Nel corso di questo primo stadio, tutte le funzioni del corpo come quella della respirazione, del battito cardiaco e del movimento oculare iniziano a rallentare: per quanto riguarda i muscoli, questi possono contrarsi in modo occasionale ma sono soggetti comunque ad un forte rilassamento.

La seconda fase di sonno non-REM invece rappresenta circa la metà del sonno: nel corso di questo stadio le funzioni ed i sistemi del corpo si rilassano e rallentano, cala la temperatura interna, si fermano i movimenti degli occhi e le onde cerebrali sono lentissime. Nel terzo e quarto stadio della fase non-REM avviene invece il sonno profondo: nel corso di queste fasi il battito cardiaco e la respirazione rallentano sempre di più, c’è il rilassamento dei muscoli ed un ulteriore rallentamento delle onde cerebrali.

cos'è il sonno profondo

Questa fase del sonno prende anche il nome di “sonno ad onde lente” oppure di sonno delta: la prima fase di sonno profondo può durare dai quarantacinque ai novanta minuti. Con il passare del tempo, questa si accorcia ciclo dopo ciclo.

Finito anche questo stadio si passa alla fase REM del sonno: questa si verifica circa dopo i primi novanta minuti di sonno e lungo la sua durata gli occhi si muovono in modo rapido. Inoltre, nella fase REM è possibile sognare e l’attività cerebrale diventa più intensa, così come anche la frequenza cardiaca.

Perché evitare il sonno poco profondo

Si è visto in modo dettagliato che il sonno si compone di un’alternanza di diversi stadi e fasi, che si ripetono in modo circolare: ogni ciclo dura circa un’ora e mezza, ed una volta terminato inizia immediatamente quello successivo. La terza e la quarta fase del sonno non REM (sigla che sta per Rapid Eyes Movement) sono quelle in cui si verifica il sonno profondo, che non deve assolutamente durare poco se si vuole rimanere in buona salute.

Questa fase del sonno è fondamentale per l’organismo intero, in quanto apporta una lunghissima serie di benefici, tra i quali l’aumento del metabolismo del glucosio nel cervello: questo è indispensabile per una buona memoria sia a breve che a lungo termine, ma anche per l’apprendimento. Nel corso del sonno profondo la ghiandola pituitaria produce degli importantissimi ormoni, quale quelle della crescita umana, indispensabile appunto per lo sviluppo del corpo intero.

Ancora, nel corso del sonno profondo l’organismo è in grado di recuperare le energie che sono state consumate nel corso della giornata, aumenta l’afflusso di sangue all’interno dei muscoli, riparando e favorendo la crescita sia dei tessuti che delle ossa. Da non sottovalutare è anche il fatto che nel corso del sonno profondo si ha la rigenerazione delle cellule ed il rafforzamento del sistema immunitario.

Ecco perché se una persona non dedica tempo a sufficienza al sonno profondo, sarà impossibile per il cervello archiviare e memorizzare tutte le informazioni ottenute nel corso della giornata. Inoltre, la mancanza di questa fase del sonno causa problemi come diabete, malattie cardiovascolari, sonnambulismo, enuresi e tremori notturni.

Priprietà e caratteristiche

Gli studi che sono stati condotti sul sonno nel corso degli anni hanno dimostrato che gli esseri umani trascorrono circa il 75% del proprio riposo notturno in fase non REM, mentre il 25% è trascorso in fase REM. Di conseguenza, è possibile affermare che la fase del sonno profondo occupa dal 13 al 23% del sonno che avviene ogni notte: c’è però da dire che questa fase diventa sempre più breve con il passare degli anni.

Infatti, i soggetti che hanno meno di trenta anni possono avere anche due ore di sonno profondo ogni notte, mentre coloro che hanno più di 65 anni possono sperimentare addirittura meno di mezz’ora di sonno profondo nel corso della notte. Certo, per migliorare la qualità del proprio riposo e del sonno profondo si possono mettere in pratica delle interessanti strategie, come quella di avere uno stile di vita sano, di praticare sport o attività fisica in modo costante, di evitare lo sport due ore prima di coricarsi.

Inoltre, si consiglia di bere solamente acqua e bevande decaffeinate prima di andare a dormire, evitando dunque tisane oppure alcolici; in aggiunta a questo, riuscire a creare una routine di rilassamento prima di andare a dormire non è una cattiva idea. Un altro consiglio è quello di rimuovere dalla camera da letto le luci intense e i dispositivi che potrebbero causare dei rumori forti.

Inoltre, è consigliato anche di non stare troppo tempo avanti a dispositivi elettronici prima di andare a dormire e di non rigirarsi nel letto se non si riesce a dormire. Seguendo questi consigli, la qualità del sonno aumenterà indubbiamente.

Sonno profondo, sonno leggero e insonnia

Si è visto che la durata complessiva del riposo di un essere umano si compone di fasi di sonno profondo e di fasi di sonno leggero: queste sono indispensabili, ma spesso non si verifica la loro alternanza nei soggetti che soffrono di insonnia. Questa patologia porta il soggetto a non riuscire a dormire per una quantità sufficiente di ore nel corso della notte: ovviamente, si ha a questo punto uno squilibrio nel corso di tutto il ciclo del sonno.

La patologia si può presentare sia con delle difficoltà nell’addormentamento che con costanti risvegli notturni o brevi periodi in cui si riesce a dormire. Questa viene classificata dagli esperti in base alle caratteristiche: la prima è quella occasionale, e in questo caso non richiede trattamenti farmacologici in quanto si verifica di tanto in tanto.

Il secondo tipo di insonnia è quella transitoria, e dura per diverse settimane: si tratta di un’insonnia spesso causata da forti stati emozionali oppure da malattie collaterali. Un altro tipo di insonnia è quella cronica, che dura più di un mese e deve essere curata con medicine particolari.

In generale, è possibile elencare moltissime cause che portano all’insonnia, come ad esempio dei disturbi di tipo psichico e fisico, il consumo di farmaci che hanno questo come effetto collaterale, l’uso di stupefacenti ed anche il loro abuso.

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